Smartworking con il gatto: come gestirlo senza stress

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gatto e smartworking

Smartworking con il gatto: come gestirlo senza stress

Per molte persone lavorare in smartworking con il gatto è diventata la normalità e, sicuramente, avere accanto il proprio animale domestico nei momenti di maggiore stress è molto importante per ritrovare la serenità e il benessere fisico e mentale.

Nell’immaginario collettivo, gestire il proprio lavoro senza muoversi da casa è molto comodo, ma chi convive con un amico a quattro zampe o ha deciso di adottare un gatto deve essere consapevole che, in alcuni casi, la sua presenza potrebbe diventare un vero ostacolo ed essere fonte di distrazione.

Per gestire al meglio lo smartworking con il gatto è utile stabilire delle regole precise per quanto riguarda gli spazi in casa, oltre a mantenere una determinata routine e, soprattutto, fare in modo che lo svago sia sempre garantito e ci siano momenti riservati unicamente alle coccole e al relax durante la giornata.

E se lo smartworking è solo una condizione temporanea? Non bisogna sottovalutare il fatto che il gatto è un animale abitudinario e che non ama i cambiamenti repentini; perciò, lo si dovrà abituare per tempo, affinché l’ulteriore variazione nella sua vita quotidiana non lo destabilizzi e il distacco non sia troppo traumatico.

gatto e smartworking con padrone che lavora al pc

Come organizzare gli spazi e la routine durante lo smartworking con il gatto?

Se con il lavoro in ufficio, il gatto aveva a disposizione la casa per molte ore al giorno e poteva muoversi liberamente un po’ ovunque, lo smartworking impone una radicale modifica nella routine di ogni giorno e nella gestione degli spazi, e questo potrebbe creare un po’ di confusione nella testa dell’animale e causare la comparsa di comportamenti anomali, come nascondersi per lungo tempo, modificare le abitudini alimentari e igieniche, graffiare i mobili o miagolare di continuo.

Inoltre, per attirare l’attenzione, il piccolo felino potrebbe balzare sulla scrivania e accoccolarsi sulla tastiera del computer, rovesciare gli oggetti vicino al luogo in cui si sta lavorando o lanciarsi direttamente in braccio per manifestare chiaramente la sua presenza.

Questi atteggiamenti sono piccoli segnali che il gatto utilizza per esprimere la sua vicinanza, ma è meglio non incoraggiarli e cercare di trovare delle soluzioni che chiariscano subito che certi spazi e tempi sono destinati al lavoro, mentre altri sono per il gioco, lo svago e le coccole.

Ecco alcuni semplici consigli per vivere con un gatto e organizzare gli spazi e la routine, quando si lavora in smartworking:

  1. Innanzitutto, anche se si lavora da casa, è bene mantenere inalterati i luoghi riservati al gatto e gli orari in cui ci si sveglia gli si dà da mangiare e lo si fa uscire di casa, in modo che le abitudini quotidiane non vengano modificate dallo smart working;
  2. Nel proprio studio o nella stanza in cui si lavora, è utile collocare il cuscino o la cuccia normalmente utilizzata per riposare o sonnecchiare, posizionandola se possibile accanto a una finestra o a una porta che dà verso l’esterno, in modo che l’animale abbia l’opportunità di guardare fuori e soddisfare la sua curiosità;ragazza sul divano con pc e gatto
  3. Se il micio insiste nel voler stare sulla scrivania o in braccio, si può provare a spingerlo ad accomodarsi altrove, eventualmente incentivandolo con un bocconcino prelibato, ma senza esagerare, e piuttosto proporgli un nuovo gioco o fargli qualche carezza in più;
  4. Per rassicurare il proprio gatto che, sebbene si stia lavorando, non ci si è dimenticati della sua presenza, ogni tanto gli si può rivolgere una parola o un sorriso. Questa piccola attenzione lo aiuterà a rilassarsi e a fare un pisolino ristoratore, magari proprio mentre si è intenti a seguire un’importante videochiamata di lavoro;
  5. Il cellulare che squilla all’improvviso è un suono particolarmente fastidioso per il gatto e sarebbe preferibile tenerlo in modalità silenziosa, così come è una buona idea lasciare fuori portata la tazza del caffè e ritirare sempre i documenti importanti per evitare che si sporchino o vengano imbrattati accidentalmente dal gatto.

Cosa fare se il gatto si annoia mentre si lavora da casa?

Normalmente, i gatti sono attirati da tutto ciò che fanno i proprietari e, per loro, passeggiare sulla tastiera o osservare le immagini che scorrono sullo schermo è un gioco molto divertente e interessante. Se però si vuole lavorare serenamente in smartworking con il gatto è fondamentale trovargli delle alternative altrettanto allettanti e che lo tengano lontano dalla noia.

Tra le attività più stimolanti ci sono sicuramente:

  • Farsi le unghie sul tiragraffi e cercare di afferrare gli oggetti penzolanti;
  • Fare giochi interattivi che accrescano le sue abilità cognitive e mentali, stimolando il suo innato desiderio di scoprire e curiosare;
  • Correre dietro a palline, topini a molla e gomitoli di lana per appagare l’istinto predatorio e la caccia.

L’importante è scegliere giochi e accessori che il gatto possa manipolare, mordere e graffiare in totale sicurezza. In questo modo, si potrà sconfiggere la monotonia e l’animale trascorrerà momenti piacevoli in autonomia, senza disturbare l’attività lavorativa con continue interruzioni. Si può inoltre chiedere aiuto a un altro membro della famiglia libero da impegni e invitarlo a intrattenere il gatto, mentre si è impegnati a lavorare al pc.

ragazza che vive con gattino

Smart working con il gatto: perché è importante prendersi delle pause?

Quando si lavora in smartworking si risparmia sicuramente del tempo, che altrimenti sarebbe stato impiegato per raggiungere il luogo di lavoro. Questi momenti preziosi si possono utilizzare per prendersi una pausa rilassante in compagnia del proprio gatto, che saprà sicuramente far ritrovare le giuste energie e il buonumore anche nelle giornate più faticose e impegnative.

Durante la giornata, si possono pianificare diverse pause a base di giochi, passeggiate all’aperto e coccole, che saranno un vero toccasana per tornare più concentrati alle proprie attività, ma anche un’occasione per aiutare il proprio felino ad abituarsi alla nuova routine e a capire che ci sono momenti e spazi da rispettare.

Come abituare il gatto al ritorno in ufficio?

L’occasione di passare del tempo in più con il proprio amico a quattrozampe è un’esperienza appagante, anche se spesso faticosa. Lo smartworking con il gatto può essere un’occasione per imparare a relazionarsi meglio e a capire le sue esigenze, ma potrebbe arrivare il giorno in cui è necessario tornare in ufficio e questo ulteriore cambiamento potrebbe farlo soffrire e destabilizzarlo.

Per continuare a mantenere un rapporto felice e sereno con il proprio gatto anche dopo il periodo di smartworking, bisogna cercare di preparare gradualmente l’animale al distacco, evitando di averlo costantemente vicino in ogni momento della giornata.

Si può ad esempio cominciare a lavorare in una stanza diversa della casa o dell’appartamento, a cui il gatto non può avere accesso, e a ripristinare la routine che si aveva prima di lavorare in smartworking, reintroducendo gli stessi orari e le stesse abitudini.

Un poco alla volta, si possono prolungare i periodi in cui il gatto rimane da solo, fino ad arrivare alla giornata intera senza che ci siano traumi da abbandono o cambiamenti troppo bruschi e improvvisi. Può anche essere utile affidarsi a un buon cat-sitter che si prenda cura del gatto, quando non si è in ufficio.

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Le informazioni presenti su www.quattrozampeinfamiglia.it sono fornite allo scopo di integrare, non sostituire, le indicazioni del veterinario e del professionista di riferimento.

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